Il calcio italiano è certamente quello più difficile in cui ho giocato. Per non parlare delle collaborazioni con nomi di punta del giornalismo sportivo italiano (Carlo Nesti ha addirittura una rubrica fissa), delle decine di ex calciatori che intervengono ai raduni e dei canali privilegiati che l’admin sembra avere nel mondo del pallone tricolore. Immediatamente dopo aver determinato il modello e l’eleganza migliori nel tuo caso, desidererete scegliere un paio di prezzi poiché quasi sempre cambieranno. I tifosi sono spettacolari, credo di aver vissuto a Bergamo i migliori anni della mia carriera. Per quel che riguarda i tifosi posso solo dir loro grazie, grazie e ancora grazie, sono davvero unici! Ci tengo a sottolineare che il legame per la maglia e per i tifosi per me non è quantificabile. Il 31 agosto 2020 venne presentata la nuova maglia per il campionato d’Europa 2020, posticipato all’anno successivo a causa della pandemia di COVID-19. Polemiche talmente vive al punto che il loro designer Inigo Turner si é voluto difendere dicendo che la nuova geometria della maglietta era una proiezione verso il futuro, forse ancora precoce ma di sicuro antesignana di un avvenire vicino e concreto.

Venezia FC Store - kit gara, abbigliamento e accessori Alla fine ha pianto e Ilary mi ha mandato un messaggio che parlava della nostalgia di un periodo per loro in fondo sia lontano che vicino. Dalla Juve al Milan, sempre 0-1. «Un’altra partita che ricordo con grandissima emozione è Milan-Atalanta, stagione 1990/1991. Era la fine di marzo, i rossoneri si giocavano lo scudetto che alla fine fu vinto dalla Sampdoria, maglia lazio 2025-2026 e noi strappammo una grande vittoria grazie ad una mia giocata per Evair che di testa insaccò. Negli ultimi anni quello più conosciuto è Alè Avellino di Tony D. Dalla fine degli anni settanta, prima dell’inizio della partita viene riprodotta una versione strumentale di Yellow Submarine dei Beatles. Era l’ottobre del 1989, giocavamo sul campo della Juventus e nel campionato precedente segnò Evair e vincemmo 1-0. Quel giorno la Juve ci schiacciò in difesa, forse non giocammo una grande partita ma riuscimmo a restare sullo 0-0 e nella ripresa segnai io la rete della vittoria. Come detto, nel 1999 tornò alla Dea e in Serie B disputò 17 gare con solo una rete segnata. Con la maglia nerazzurra, Caniggia ha giocato dall’89 al ’92 (arrivò dal Verona) mettendo a segno 26 reti in 85 gare. Torno sempre molto volentieri da quelle parti anche se, dal punto di vista tecnico, non ho fatto una grande scelta quando decisi di tornare a vestire la maglia della Dea in serie B. Era il 1999, il campionato è molto diverso da quello di serie A ed è decisamente più difficile: non sono stato contento di giocare quel tipo di partite, è sempre stato più facile giocare in serie A. Sono tornato con grande gioia a Bergamo e per la gente lo rifarei ma sicuramente non per giocare tra i cadetti».

“Il design richiama nove look iconici di questi sei anni, tra cui la maglia della stagione 2017-18 centurion indossata da Kevin De Bruyne, Raheem Sterling e John Stones, con cui il club ha battuto il record di punti della Premier League, e la terza maglia della stagione 2013 -14, in cui il City ha conquistato la doppietta, indossata dal centrocampista Fernandinho”. Si faceva gruppo, con loro e con gli italiani, ma solo in campo e nello spogliatoio: il gruppo era ottimo, il rapporto buono ma non eravamo amiconi fuori dal campo. Fuori dal campo non eravamo amici per la pelle, non eravamo sempre assieme e non ci trovavamo a cena due o tre volte la settimana. Insomma, uno spasso. Figuratevi che nella stagione 2013-14 riuscirono nella non facile impresa di retrocedere insieme in seconda divisione: solo che gli Hearts tempo un campionato e tornarono subito su, all’Hibernian ne sono serviti tre per riprendersi.

Stromberg-Caniggia-Evair. Durante la sua esperienza a Bergamo, Caniggia visse un rapporto molto particolare con due compagni che, insieme a lui, entrarono nella storia nerazzurra. Questo crea un senso di comunità online, dove i fan possono condividere le loro emozioni e opinioni sulle partite insieme ad altri appassionati. Credo che ci siano due partite che posso rivivere subito con grandissima gioia. Credo che sarebbe bastato un pizzico di fortuna e qualche alternativa in più per fare il grande salto. Fortuna e cambi. In quegli anni, l’Atalanta era una delle realtà provinciali più belle del calcio italiano. In quegli anni l’Atalanta era una bella squadra, veramente. «Giocare a Bergamo, per tutti, era molto difficile. In altri campionati ci sono più spazi, da voi ho trovato difese sempre molto attente e pochissime possibilità per fare la giocata vincente, il dribbling secco, lo spunto decisivo». 3) ANNA, parliamo del bellissimo striscione creato da voi per l’incontro Napoli-Palermo? «una passeggiata noiosa per strade troppo comode»? Delinquenza non in pantaloncini e scarpette bullonate, ma in felpa griffata, giacca, cravatta e computer portatile, un mondo ed un sottobosco che non è secondo a nessuno per assenza di scrupoli e quantità di pelo sullo stomaco dei protagonisti, quelli noti e soprattutto quelli che stanno dietro le quinte e tirano i fili.