Gasperini, Giampaolo e Inzaghi rappresentano ottime realtà tra presente e futuro del calcio italiano, ma ancora tutte da testare nel contesto di una grande squadra. A metà strada si pone il pensiero di Eraldo Pecci, grande ex di Bologna e Torino: “Per me l’allenatore di solito conta il giusto”. E, tornando al caso particolare della Serie A, Ottavio Bianchi, ex tecnico di Napoli, Roma e Inter, ha affermato: “Un allenatore non incide così tanto in Serie A. L’importante è avere a disposizione buoni giocatori. Nella massima serie conta molto di più la società”. La domanda, però, sorge spontanea: quanto conta davvero un allenatore in Serie A? Oltre alle squadre tradizionalmente forti, ci sono sempre alcune sorprese nel campionato di Serie A. Squadre come Atalanta, Napoli e Roma spesso riescono a mettere in difficoltà le grandi del calcio italiano. Nella stagione 2022-2023 il Cagliari è una delle candidate al ritorno in Serie A e viene affidato a Fabio Liverani. Dopo aver messo a dura prova la pazienza e il fisico delle persone con controlli e code esasperanti. Abbiamo avuto delle discussioni ma oggi c’e’ un bel rapporto, ci divertiamo insieme e siamo entrambi consapevoli di quanto siamo importanti per il Bayern.
Siamo affiatati e anche se sono passati pochi mesi da quando ci conosciamo, la sensazione è stata da subito di conoscerci da tempo e ad oggi mi sembra di vivere a contatto con alcuni miei compagni di squadra da anni”. Erano insieme l’unica volta che sono entrati nella lista dei candidati per il Pallone d’Oro, nel 2013, quando Rib salì sul gradino più basso del podio definendo uno scandalo la vittoria di Ronaldo. L’enorme e immaginario triangolo si chiude perfettamente, Robben riceve il pallone in area, finta di calciare mandando al tappeto Barzagli e la mette per la seconda volta alle spalle di Benaglio. Fonso appariva d’improvviso alle Fontane, qualche volta anche di giorno; gli chiesi se l’orario all’officina gliel’avevano ritoccato apposta. Anche questa quasi completamente bianca, con forse un vago rimando ad alcune divise del passato dello Zenit San Pietroburgo, è ispirata alle divise spaziali degli astronauti che negli anni 50 e 60 fecero grande l’URSS. La partita è in programma alle 18.30, e sul campo dell’Allianz Arena balugina quella strana luce che si crea dal contrasto tra il cielo crepuscolare e i fari accesi dell’impianto.
Si comincia dal nord, maglia da calcio piu bella del mondo rotta su Edimburgo. Con una curiosità: la scelta di mettere l’immagine in obliquo ha scatenato sui social la protesta di chi in quell’immagine vedeva delle similitudini con quella del Titanic inclinato. Andrea Fimiani, 25 anni, scuola Blue Storms, quarterback che ama anche correre per chiudere i down se non di meglio, ha le idee chiarissime quando gli chiedo qual è stato il turning point della finale Ifl che ha regalato ai Guelfi di Firenze il loro primo e sorprendente scudetto sui forti e titolatissimi Seamen Milano: “Sembra paradossale, ma non lo è, il momento chiave è stata la prima azione”. Possono essere acquistate sui siti ufficiali delle squadre Umbro del Brasilerao o sul sito ufficiale di Umbro Brasil: clicca qui. Interessanti le bande blu sull’orlo delle maniche. Design totalmente blu con una grande croce rossa di San Giorgio, che riprende come epicentro lo stemma del Santos per uno stile decisamente regale.
E dell’attuale maglia blucerchiata (blu con la banda trasversale bianca, rosso e nera) i tifosi liguri fanno un motivo d’orgoglio: collezionisti e appassionati l’hanno già giudicata diverse volte «la più bella del mondo». Nel 1945, alla rinascita del calcio dopo la Seconda guerra mondiale, riecco i due club, Sampierdarenese e Andrea Doria, che un anno dopo (1946) come già ricordato si sono fuse dando vita alla Sampdoria. In realtà, ci sono numerosi vantaggi nel fare marketing durante questi eventi sportivi. Robben e Ribéry sono riusciti ad intrecciare in maniera definitiva i loro nomi tenendosi a distanza. E avrebbero dovuto ricevere insieme il premio Bambi, un award individuale assegnato ogni anno in Germania a “personalità che si sono distinte per visione e creatività, che hanno ispirato il pubblico tedesco”, se il litigio tra Ribéry e il giornalista francese Patrick Guillou non fosse stato considerato un episodio inaccettabile dalla media corporation che assegna il il premio. E anche Ancelotti, la cui carriera in panchina parla da sé, non è stato in grado di mettere in discussione l’egemonia della Juventus. Poi mi chiese: – Faranno la guerra anche qui?
Di più su maglie calcio shop sulla nostra home page.