Lotto nel corso della sua storia aziendale ha vestito grandi Club come grandi campioni del calcio e di altri sport. Nel 2021-2022 la sofferta salvezza venne ottenuta ai play-out a spese del L.R. Nel novembre del 1962 è in prova al Torino, consigliato da Emil Ostrlcher, già dirigente della Honvéd e in successivamente del Real Madrid. Anche qui nessuna prova e naturalmente nessuna presenza. Ci riconosciamo molto in questa visione che è anche alla base del nostro lavoro per continuare a migliorare anno dopo anno l’Autodromo, partendo dalla sua gloriosa storia. Molte società prestigiose hanno messo gli occhi su di lui, ma è molto probabile che, anche nella prossima stagione, il club friulano ripartirà da Musso. Il portiere sudamericano doveva ambientarsi ai ritmi del calcio di casa nostra e soprattutto per quanto concerne quel ruolo, in Italia, abbiamo poca pazienza di aspettare, con i tifosi e gli addetti ai lavori che si attendono di ammirare un giocatore già pronto e perfetto conoscitore delle dinamiche del nostro campionato. Una collaborazione con Puma che prosegue positivamente quanto già avviato nelle passate stagioni (ricorderete, ad esempio, la terza maglia dello scorso anno per celebrare l’inclusione e la diversità), anche attraverso iniziative dedicate alla promozione dell’economia circolare tra i tifosi.
La terza maglia celebrativa del Vasco è dedicata alle alle cosiddette Camisas Negras, la squadra che vinse il campionato Carioca del 1923. Vittoria storica perché fu la prima ottenuta mandando in campo giocatori d’estrazione proletaria, oltre che calciatori neri e mulatti al fianco di quelli bianchi. Ma il nuovo Sud Africa non si è dimenticato di Stephen Madi Mokone: nel 2003 il presidente del nuovo Sud Africa Thabo Mbeki lo insignì dell’Ordine di Ikhamanga, la più alta onorificenza della nazione per la realizzazione nelle arti creative e dello spettacolo con la motivazione: «Per il risultato eccezionale nel campo del calcio e per il contributo di rilievo allo sviluppo dello sport non razziale». Il Legnano porta a casa una sentitissima partita contro il Busto 81, con un risultato di 2-1. Il match era molto importante perchè se i lilla avessero perso, sarebbero scivolati a -9 dal primo posto in classifica, ma non solo: sono 3 infatti i nuovi acquisti che oggi hanno fatto il loro esordio, cioè Bianchi, Romano e Bottone. 54′- Crea fa fruttare il suo primo pallone toccato: se ne va con uno dribbling dei suoi e costringe Volpini a stenderlo.
A distanza di anni sono nate delle leggende su questa esperienza italiana a cominciare dalla prima amichevole, che avrebbe dovuto mettere di fronte il Torino e il Verona e nella quale Mokone avrebbe addirittura segnato tutte e 5 le reti dei granata, per un finale di 5-2. Grazie all’archivio del giornale piemontese La Stampa, che ovviamente seguiva con molta attenzione le sorti del Torino, scopriamo che non ci fu nessuna amichevole tra granata e gialloblù, ma che per il Torino l’allenatore in seconda Fabbri e il dirigente Vola hanno seguito un allenamento del Verona al quale ha preso parte Mokone, conclusosi con una partitella tra titolari e riserve. Nenem, Moisés, Nivaldo, Martinuccio, Boeck, Demerson, Andrei e Hyoran non sono saliti su quell’aereo e, fatta eccezione per Hyoran e Boeck, gli altri potranno continuare a giocare per quei colori che adesso sono leggenda, come lo è il granata del Torino, come lo è il rosso del Manchester United, come il biancorosso della nazionale olimpica danese, come il biancoverde dei cileni del Green Cross, come il giallonero dei boliviani del The Strongest, come il gialloblu degli uzbeki del Paxtakor, il biancoblu dell’Alianza Lima, il bianco della rappresentativa del Suriname in Olanda, il Colourful 11, il verde della nazionale dello Zambia.
Ormai tutti sanno che la Sampdoria è nata nel 1946 dalla fusione di Sampierdarenese e Andrea Doria, e quindi la maglia ha unito i colori della prima (bianco, rosso e neri), maglie di calcio e quelli della seconda (bianco e blu). Sulla divisa torna il tema della “fiamma blu” che già si vede in quella casalinga. Divisa interamente realizzata con materiali 100% riciclabili, l’intento è rappresentare il paese da dove tutto ha avuto inizio sui palcoscenici calcistici di tutto il mondo. Tutto inizia nell’estate 2014, quando Lotito acquista il giocatore per farne il fare della propria retroguardia. Nonostante la retroguardia dei friulani viva alcune giornate non propriamente felici, Musso si rivela un estremo difensore affidabile e reattivo, un valore aggiunto nonostante i soli 25 anni e la sua prima esperienza nella difficile serie A. L’estremo difensore sudamericano mette in mostra doti interessanti, esplosività, caratteristiche che fanno di lui uno dei portieri più in voga nel nostro torneo. 1927-28 – 4º nel girone B della Prima Divisione Nord.