Tracciato poi il diretto viale di Collemaggio che porta alla basilica, gli interventi di trasformazione durante il fascismo interessano completamente l’asse verticale del Corso Federico II-Corso Vittorio Emanuele: il primo viene quasi del tutto stravolto con la demolizione totale delle case civili e l’edificazione di palazzi di rappresentanza e di uffici, come L’INPS e prima di essa il Grande Albergo del Parco prospettante sulla villa (1941), il Cinema Massimo, il Palazzo delle Assicurazioni, la Banca d’Italia, mentre sul corso Vittorio Emanuele vengono realizzati vari palazzi in stile neoclassico con i portici, che si collegano al Palazzo del Convitto di San Francesco, ospitando la Cassa di Risparmio e la Camera di Commercio, mentre sul lato di destra sono realizzati INAIL in chiaro stile razionalista (1934-36), che mediante via San Bernardino si collega al Palazzo degli Uffici Amministrativi, mediante un lungo porticato; successivamente sono costruiti anche il Palazzo della Banca di Roma e all’ingresso dal Castello i due palazzi gemelli: Palazzo Leoni e Casa del Combattente o del Mutilato. Piazza Santa Giusta: vi si affacciano la chiesa di Santa Giusta e il Palazzo Centi. Il caso classico del rifacimento è il rimodernamento che naturalmente oscilla dalla semplice riconfigurazione del piano nobile, e comunque degli spazi rappresentativi, al parziale o totale rifacimento della struttura, con opere di rifusione, omogeneizzazione della facciata, rare soluzioni di rifacimento ex novo dalle fondamenta, come Palazzo Centi e Palazzo Ardinghelli.
Navelli: locale posto a sud-est di Paganica, delimitato da via de’ Navelli, via Accursio, via Mazzini, via Bominaco: i monumenti principali sono la casa di Jacopo di Notar Nanni, il Palazzo Baroncelli-Cappa, la casa dove fu ospitato Giuseppe Mazzini, il Palazzo Carli Benedetti. I loghi della prima maglia sono di colore azzurro, con un particolare effetto 3D. Spicca anche il disegno che ricorda l’effetto della schiuma di un’onda del mare. La maglia a righe bianche e blu è molto suggestiva e bella, mostrando pienamente la prepotenza e l’agilità dell’aquila della Pampa, e questa prepotenza e agilità è stata interpretata al meglio anche da Maradona e Messi! Quattrocento Silvestro dell’Aquila, che ne 1471 avrebbe potuto avere una bottega per la realizzazione non solo di opere d’arte a tema religioso, ma anche civile, essendosi egli collegato in varie sue opere all’arte toscana. Solo l’area di Piazza Duomo, con la relativa Cattedrale dei Santi Massimo e Giorgio fungeva da punto neutrale dall’amministrazione dei quartieri e delle parrocchie, mentre l’amministrazione pubblica era affidata al Capitano Regio, che stazionava presso il Municipio, ossia il Palazzo Margherita. Trattandosi di piccolissimi agglomerati, si sono sviluppati nel corso del Novecento, poiché prima vi erano solo delle chiese, come Santa Maria di Forfona, compresa negli anni ’30 nel quartiere “Costanzo Ciano”, con la Piazza Matteotti, via Santa Maria di Farfa, via Invalidi di Guerra, via Barbara Micarelli e via Maiella.
Per quanto concerne i giardini e gli orti a ridosso delle mura, occupati successivamente dagli anni Trenta del Novecento, si hanno i giardini delle chiese di San Nicola d’Anza ad ovest, di San Benedetto d’Arischia, di Santa Maria del Vasto, dei monasteri di Santa Lucia, San Basilio e Sant’Amico, dei conventi del Carmine a nord-est, e di San Bernardino. Omaggio dei senatori socialisti a Sandro Pertini. Cfr. Gianni Bisiach, Pertini racconta. Cfr. Giorgio Amendola, Lettere a Milano. Il secondo isolato correva lungo via Forcella e comprendeva la Camera Aquilana dei Nobili, che affacciava sulla piazza, e la casa di Pietro Fonticola, in angolo tra via Annunziata e via Forcella; il terzo si sviluppava lungo l’attuale via Burri con la casa di Giorgio Saturnino. La Porta Tione, presso le mura, dà il nome al piccolo locale di Picenze – Goriano Valle, i monumenti di maggiore interesse sono l’ex chiesa di Santa Maria di Picenze e il convento di San Paolo dei Barnabiti. Le zone oggi visitabili sono tre: Capo Soprano, l’Acropoli e il sito di Bosco Littorio. Sebbene la stessa sorte fosse toccata alla maggior parte delle colline palermitane, Pizzo Sella ottenne una particolare esposizione mediatica (probabilmente poiché visibile già dal mare) ed è oggi nota come “la collina del disonore”.
B: Castello – vale e adire il Forte spagnolo eretto nel 1534 nella parte nord del Quarto Santa Maria, è evidente notare come il castello insista prepotentemente verso l’ingresso dell’attuale Corso Vittorio Emanuele, e come un bastione occupi l’area dei locali Genca e Guasto, troncando le mura all’altezza di Porta Paganica, e collegandosi direttamente con il suo torrione (oggi chiesetta del Crocifisso), e con la successiva torre del monastero di San Basilio andando verso ovest, mentre ad est il locale di Tempèra fu occupato ugualmente, ma non esisteva ancora la Porta Castello, rifatta dopo il 1703 in forme monumentali, e spostata rispetto all’originaria posizione. Questa divisa venne indossata una volta sola in memoria di Jeff Astle, leggenda dei Baggies morto nel 2002. Una divisa pura, probabilmente una delle ultime senza sponsor. Sempre nel mondo delle due ruote, per lunga parte degli anni duemila, l’Alfa Romeo si è legata come sponsor e fornitore alla Ducati (sia nelle derivate di serie che in MotoGP). Oltre alle autovetture, l’Alfa Romeo ha anche prodotto veicoli commerciali, materiale rotabile, mezzi pubblici, motori marini e aeronautici. In base al Trattato di Versailles, molte Case automobilistiche ed aeronautiche tedesche furono interdette dal produrre veicoli a motore.