Con i salernitani in svantaggio di un gol, un calcio di rigore non concesso dall’arbitro Gandiolfo dopo un fallo subito da Luigi Gigante scaturì una solitaria invasione di campo, fermata con eccessiva forza da parte delle forze dell’ordine: ciò irritò ulteriormente la tifoseria campana, già provata dalla decisione arbitrale, e per tale motivo in campo vi fu poi una vera e propria guerriglia. Si trasferì poi al Kongsvinger. Nel campionato successivo la Salernitana, inizialmente guidata ancora da Di Gennaro, poi sostituito da Gyula Zsengellér concluse al terzo posto. Al termine del campionato i granata si piazzarono al sesto posto. Tuttavia, i magri risultati racimolati nel momento culminante della stagione, peraltro in sfide decisive che la vedevano opposta alle dirette concorrenti, frenarono le ambizioni della Salernitana, che concluse per la seconda volta consecutiva il torneo al 5º posto. Dopo anni di lotte per non retrocedere miste a vane speranze di promozione, la Salernitana 1965-66 diede una svolta alla storia del club, conquistando il primato in classifica ed ottenendo dunque il ritorno nella seconda serie nazionale. Al Cinema Capitol vi fu una grande folla ad assistere alla presentazione della squadra, una folla fiduciosa che il ritorno in Serie B fosse un’operazione alla portata del club.
Prati risultò determinante per la squadra, malgrado un infortunio accorso in casa del Savoia (rottura di tibia e perone) che gli costarono 15 partite non giocate. Esordì per il Godset il 13 settembre, nella sconfitta per 2-1 in casa del Molde. La squadra di Ansaloni ne uscì sconfitta per 1-0, retrocedendo subito in terza serie. Una volta in Serie B, il 19 ottobre 1994, il sodalizio fu rilevato da Aniello Aliberti, altro imprenditore sangiuseppese del settore agroalimentare, che ne assunse la presidenza. L’infortunio di Giovanni Pisano all’esordio in campionato pesò oltremodo nella prima parte della stagione, influendo negativamente sui risultati di squadra per tutto il girone d’andata; la situazione fu inasprita da una contestazione dei tifosi, che portò alle temporanee dimissioni di Aniello Aliberti dalla carica di presidente. Molte squadre hanno ottenuto un ampio sostegno da tifosi in tutto il mondo stabilendo tour in questi paesi, maglia calcio a poco prezzo con benefici economici. Nel 1992 fu creata la Confederations Cup, Inizialmente a inviti, poi a cadenza biennale dal 1997 e organizzata ogni 4 anni a partire dal 2005, mette di fronte, oltre ai vincitori delle 6 manifestazioni precedentemente elencate, il Paese ospitante e la detentrice della Coppa del Mondo.
L’evento fu aperto anche alle altre confederazioni nel 2005 con la creazione, non senza difficoltà, della Coppa del Mondo per club da parte della FIFA. Tuttavia, malgrado anche l’acquisto del “bomber” Franco De Falco e del portiere Roberto Renzi nel corso del mercato di riparazione, alla fine ottenne soltanto un decimo posto. Dopo il gol di Robbie Keane su assist di Duff al 33º minuto di gioco, ci furono, tuttavia, roventi polemiche da parte irlandese per il gol del francese William Gallas al 103°: la rete, infatti, era irregolare per un doppio fallo di mano del compagno Thierry Henry, che aveva esultato sotto la curva. Per tale motivo invasero il terreno di gioco, ed anche fra i calciatori si ebbe una rissa, in una situazione oggettivamente caotica e pericolosa, tanto che allo scopo di placare atleti e tifosi l’arbitro si buttò a terra e si finse morto, aiutato dal suono di un colpo di arma da fuoco sparato dagli spalti.
In precedenza l’arbitro aveva sorvolato su di un fallo in area di Beccatini, giocatore rossoblù. Il campionato fu vinto dall’Alessandria mentre il Venezia si dovette accontentare del terzo posto. Società che poi sarà acquisita dagli stessi all’asta nel giugno successivo, quando ormai il campionato era stato vinto in pompa magna grazie alle 15 reti di Fantinato e ad un organico di qualità. Infine, la terna arbitrale fu costretta a scappare, giacché dallo stesso settore giunsero poi altri spettatori. I campani ottennero in Serie A 1947-1948 diversi buoni risultati, non centrando la salvezza per un solo punto, ma circa questo aspetto sorsero non poche polemiche, giacché alla Roma venne contestato un favoritismo nella gara valida per lo scontro salvezza con la Salernitana. A pesare sul giudizio del pubblico e sulle aspre contestazioni della tifoseria, oltre all’inesperienza dell’allenatore (all’esordio tra i professionisti), incisero una serie di iniziali prestazioni sottotono, che cozzavano con le promesse del tecnico riminese di proporre una manovra ariosa e avvolgente, nello stile proprio del Foggia del suo mentore Zdeněk Zeman. A sorpresa, nella stagione 1995-96, le strade della Salernitana e di Delio Rossi si separarono: il tecnico rientrò a Foggia, con l’obiettivo di riportare i satanelli, appena retrocessi, in massima serie.
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