Raggiunse la vetta alla tredicesima giornata, ma vi rimase solo per due settimane: il pareggio alla quindicesima contro il Real Oviedo (1-1) determinò la retrocessione al secondo posto, dove il Madrid rimase per molte settimane, prima che una serie negativa nelle ultime giornate facesse scivolare gli uomini di Heynckes al quarto posto. San Siro, abbinato ad altrettanto canonici pantaloncini e calzettoni neri, e similmente un completo bianco per le trasferte, quest’ultimo solo arricchito da due sottili strisce nerazzurre a circoscrivere il jersey sponsor sul petto. Successivamente, furono adottati il bianco e nero come colori della squadra, con una maglia bianca con una striscia orizzontale nera. Durante la presidenza di Ferreira fu costruito lo stadio della squadra, lo stadio Manuel Ferreira. Nello stesso anno del centenario, riuscì anche nell’impresa di vincere la sua terza Coppa Libertadores: dopo aver eliminato dal torneo Once Caldas (Colombia) e Universidad Catolica (Cile) nel primo turno, il Cobreloa (Cile) nel secondo turno, il Boca Juniors ai quarti di finale e i brasiliani del Gremio in semifinale, la squadra, condotta dall’allenatore Nery Pumpido, sconfisse nella finale i brasiliani del São Caetano per 4-2 ai tiri di rigore, dopo che il punteggio complessivo di andata e ritorno era stato di 2-2. La formazione tipo dell’Olimpia Campione del Sud America 2002 fu: Ricardo Tavarelli in porta; Néstor Isasi, Julio César Cáceres, Nelson Zelaya e Henrique da Silva in difesa; Sergio Orteman, Victor Quintana, Julio Enciso e Gastón Córdoba a centrocampo; e Miguel Benítez e Richart Báez (successivamente Hernán Rodrigo López) in attacco.

Nel 1975 fu eletto un nuovo presidente, Osvaldo Domínguez Dibb, che assunse come allenatore Luis Alberto Cubilla, che nel 1979 riuscì nell’impresa di condurre l’Olimpia alla vittoria della sua prima Coppa Libertadores battendo in finale gli argentini del Boca Juniors. Non accontentandosi della Libertadores, l’Olimpia vinse anche la Supercoppa Sudamericana 1990, sconfiggendo in finale il Nacional de Montevideo per un punteggio complessivo di 6-3. Nello stesso anno l’Olimpia disputò la finale di Coppa Intercontinentale in Giappone perdendo contro i campioni d’Europa del Milan per 3-0. Avendo vinto sia la Libertadores che la Supercoppa nello stesso anno, vinse automaticamente anche la Recopa Sudamericana del 1990. La vittoria di tutti i già menzionati titoli internazionali nel 1979 e nel 1990 rese l’Olimpia una delle squadre più blasonate del calcio sudamericano. Matteo Nava, L’Inter e il tabù spagnolo: 13 precedenti, una sola vittoria. Dopo la crisi di risultati negli anni quaranta l’Olimpia cominciò a dominare il campionato paraguayano quando Manuel Ferreira assunse la presidenza del club a metà anni cinquanta.

Ferreira rinforzò notevolmente la squadra con nuovi forti acquisti che portarono l’Olimpia a vincere cinque campionati consecutivi, dal 1956 al 1960 (concludendo il campionato 1959 senza subire sconfitte). Nel 1942-1943 fu istituito il primo campionato messicano di calcio, noto Liga Mayor. Dopo un periodo di crisi di risultati, il 18 dicembre 2011 l’Olimpia si aggiudicò il suo 39º titolo nazionale vincendo il campionato di Clausura 2011; fu il primo titolo nazionale dopo undici anni, per il club il periodo più lungo senza vincere il campionato. Il primo campionato nazionale in Paraguay fu disputato nel 1906, dopo la fondazione della Asociación Paraguaya de Fútbol (APF), la federcalcio paraguayana. Nel 1902 fu artefice della nascita del Club Olimpia e successivamente fu tra i membri fondatori della Federazione calcistica del Paraguay. Le singole voci sono elencate nella Categoria:Calciatori del Club Olimpia. Le singole voci sono elencate nella Categoria:Allenatori del Club Olimpia. In un mondo del calcio sempre più dinamico e imprevedibile, storie come quella di Kerkez servono da monito per club storici come il Milan, ricordando l’importanza di valutare con cura il potenziale dei giovani talenti nel proprio settore giovanile. In un’intervista a L’Équipe nel 2024, ha raccontato di come le diverse commozioni cerebrali subite durante la carriera, insieme ad altri problemi fisici, ne abbiano condizionato lo stato di salute e il rendimento in campo; ha citato come esempi le sue prestazioni negative nell’incontro dei quarti di finale del campionato del mondo 2014 con la Germania, e nella gara di ritorno degli ottavi di finale di UEFA Champions League contro il Manchester City nel 2020, entrambe partite che il difensore aveva disputato nonostante i postumi di colpi alla testa.

Questa è la lista dei capitoli di Captain Tsubasa Road to 2002, manga scritto e illustrato da Yōichi Takahashi e facente parte della serie di Capitan Tsubasa. Di suo il Bangladesh ha riserve di gas per almeno 140 miliardi di metri cubi, che ha però rifiutato di vendere all’India a causa delle crescenti proteste per la mancanza di qualsiasi controllo da parte di Dacca sui flussi migratori diretti in India e per l’asilo concesso a gruppi di ribelli anti-indiani. Non sono ancora rientrati in gruppo Lollo e Barisic, e anche Mbakogu che continua ad allenarsi a parte. La maglia alternativa è nera con una striscia bianca, anche se dal 2008 la striscia è verticale. Divisa Trasferta: Maglia nera con fascia orizzontale bianca, pantaloncini e calzettoni neri. Per la terza uniforme ci fu invece la novità di una casacca «twilight blue» con fascia nera. La maglia originale era nera con la parola Olimpia scritta in bianco, real madrid maglia viola mentre i pantaloncini erano bianchi. La prima divisa era tutta nera con lo scritto “OLIMPIA” con lettere bianche sul petto. Invece nelle gare di Coppa di Francia la squadra utilizza una divisa firmata adidas con lo sponsor Perrier; tale maglia è abbinata con pantaloncini rossi e calzettoni bianchi.