Nella breve parentesi di Marcello Lippi, Baggio tornò un po’ in ombra e sotto la sua guida chiuse anche la propria permanenza all’Inter. Coppa dei Campioni della propria storia, che vale anche la qualificazione all’edizione successiva. Presto arrivano anche le vittorie in campionato, con gli scudetti del 1964-1965 e 1965-1966. Con i nerazzurri si aggiudica anche due Coppe intercontinentali, nel 1964 e nel 1965. Nel campionato 1966-1967, dopo un’annata condotta sempre in testa, l’Inter perde sia la finale di Coppa dei Campioni a Lisbona con il Celtic, nonostante un’eccellente prestazione di Sarti, sia l’ultima partita della stagione, in trasferta, contro il Mantova: in questo ultimo incontro passa alla storia il suo errore decisivo in occasione del decisivo 1-0 avversario; la sconfitta relega l’Inter al secondo posto in classifica a vantaggio della Juventus di Heriberto Herrera. Nato a Castello d’Argile il 2 ottobre 1933 e considerato uno dei migliori portieri nella storia del calcio italiano, ha trascorso i migliori anni della propria carriera con le maglie di Fiorentina e Inter, conquistando complessivamente 3 scudetti, una Coppa Italia, 2 Coppe dei Campioni, 2 Coppe Intercontinentali e una Coppa delle Coppe, oltre ad una Coppa Grasshoppers. Con la Fiorentina conquista poi anche una Coppa Grasshoppers nel 1957, una Coppa Italia e una Coppa delle Coppe, entrambe nel 1961; con i gigliati fu inoltre finalista nella Coppa delle Coppe 1961-1962 e nelle edizioni di Coppa Italia del 1958 e del 1959-1960. Addio Sarti , fu il portiere della grande Inter – Nell’estate del 1963 passa all’Inter di Helenio Herrera, che si era imposta in campionato l’anno precedente.
Addio Sarti , fu il portiere della grande Inter – Con la squadra viola esordisce in Serie A il 24 aprile 1955 contro il Napoli; all’inizio del campionato seguente, ventiduenne, si ritrova titolare al posto di Leonardo Costagliola: si tratta del campionato 1955-1956 e con lui fra i pali la Fiorentina vince il suo primo scudetto, perdendo solo all’ultima giornata contro il Genoa, subendo due gol negli ultimi dieci minuti. Addio Sarti , fu il portiere della grande Inter -E’ il terzo portiere italiano a essere convocato dalla FIFA: prima di lui lo erano stati Aldo Olivieri negli anni quaranta e Lorenzo Buffon negli anni cinquanta; in seguito lo saranno Dino Zoff, Walter Zenga, Gianluca Pagliuca e Gianluigi Buffon. Addio Sarti , fu il portiere della grande Inter – Lutto nel mondo del calcio: è scomparso a 83 anni, nella sua casa di Firenze, Giuliano Sarti. Espulso Puggioni al 7, la Lazio segna con Ciro Immobile (gol numero 25 in campionato) ma subito dopo il grande ex Danilo Cataldi pareggia e non esulta e per Simone Inzaghi al momento sono due punti persi nei confronti dellInter, che invece stappa la sfida contro il Verona dopo pochi secondi grazie alla 23esima rete di Mauro Icardi, e poi al 13 raddoppia con Ivan Perisic mettendo la sfida in ghiaccio.
MA IO, che voglio fare l’uomo di mondo, vi parlo di dove i soldi sono stati spesi davvero, quindi andando fuori dall’Italia: le solite due Spagnole, francesi e tedesche, oltre alle big d’oltremanica. Comunque sarebbero già stati allacciati i contatti con l’agente del calciatore e la trattativa potrebbe entrare nel vivo nei prossimi giorni, nel caso in cui Lainer non dovesse approdare nel capoluogo campano. Nei quattro campionati che seguono quello vinto, la formazione toscana si piazza regolarmente al secondo posto, con Sarti ancora titolare. Dopo essere cresciuto nel San Matteo della Decima, in Seconda Categoria, nella Centese e nella Bondenese, con la quale gioca titolare nel campionato di Promozione Regionale, arriva nel 1954 alla Fiorentina assieme a Raul Tassinari. Il tricolore porta la Fiorentina a disputare la Coppa dei Campioni, appena istituita, che la squadra viola perde in finale contro il Real Madrid di Raymond Kopaszewski, Alfredo Di Stefano, Rial e Francisco Gento. ALFREDO D’ATTORRE. Signor Presidente, intervengo in dissenso dal mio gruppo e in una condizione che mai avrei immaginato e, come me, credo tanti colleghi, anche quelli che voteranno la fiducia. Quella del 98-99 fu probabilmente una delle annate più difficili per la squadra di Moratti, oltre ai vari cambi nelle panchine che si chiusero con la guida definitiva di Castellini, passando per Lucescu e Hodgson, ci fu anche il grave infortunio di Ronaldo.
Squadra rivoluzionata quella del principato, con Falcao, Kondogbia, Rodriguez e Moutinho i colpi TOP, a cui si aggiungono Toulalan, Fabinho, Carvalho, Abidal, col chiaro intento di rompere le uova nel paniere al PSG, puntando in pochi anni ad ambiziosi posti in Europa. Questo strumento è rimasto quasi senza modifiche fino ai nostri giorni, a differenza dell’arpa da concerto, che in Europa subì numerosi cambiamenti fino ad arrivare all’arpa a pedali a doppio movimento. Alcuni cambiamenti introdotti nel passaggio dall’episodio pilota alla serie vera e propria furono il nome del protagonista in Tsubasa Ozora, il nome della ragazza di Tsubasa da Aki a Sanae e la rimozione della rivalità amorosa tra Tsubasa e Wakabayashi. Il brasiliano sfonderà o soffrirà a fare l’attore non protagonista come fu per Ibra? Per un breve periodo siede sulla panchina della Lucchese, per poi occuparsi dei dilettanti dell’Audace Galluzzo. Il real, invece, ha cambiato quasi tutto: in primis l’allenatore, con Carletto Ancelotti che finalmente, al terzo tentativo, riesce a sedere sulla panchina blanca, ricevendo in dote Bale (lo strapagato), ma soprattutto i giovani Isco e Illaramendi, andando in passivo di mercato di solo 50 mln, grazie alle cessioni di Ozil (strapagato 50 mln pure lui), e il trio neo-napoletano Higuain – Albiol – Callejon (58 in tre).
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